macmini mid2007 boot da USB

Ho ricevuto in regalo un macmini mid2007 che era destinato alla discarica. E mi sono messo al lavoro per sistemarlo e renderlo di nuovo utilizzabile.

Il processore è da 2GHZ, ha 2Gb di RAM e un disco da 160Gb.

Dato che il lettore DVD non funzionava, ho provato a installare da penna USB. Ma il mini si avvia soltanto da una USB con OSX, non da una Linux.

Dopo diversi tentativi ho scoperto che è il firmware 2.1 a impedire l’avvio. Con il vecchio firmware 1.1 invece funziona, ma il limite dell’1.1 è che vedrà al massimo 2Gb di RAM montati sulla scheda madre.

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xubuntu impostare wake-on-lan

Avevo bisogno che il mio vecchio macmini del 2010 usato come server headless uscisse dalla sospensione (sudo pm-suspend , installato con il pacchetto pm-utils) senza alzarmi dalla scrivania e andare a premere il pulsante di accensione.

Quando lo usavo con MacOS Sierra, l’uscita dalla sospensione all’arrivo di qualche richiesta di rete era automatico, ma ora con xubuntu non lo è.

Quindi ho cercato in rete i comandi per impostare la scheda di rete per il risveglio wake-on-lan all’arrivo di un magic packet.

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Linux su macmini server 2010

Dopo aver installato xubuntu sul macmini server 2010, ho provato a configurarlo per usarlo come server headless: senza monitor né tastiera, ma non sono riuscito a utilizzare il tasto di accensione/spegnimento per accendere e spegnere il server “alla cieca”.

In passato usavo questa funzione con un PC net-top: una volta configurato con monitor e tastiera collegati, bastava poi usare il pulsante di spegnimento anche quando il pc era headless. Con il macmini invece il tasto funziona solo con un monitor collegato. In passato, cercando un po’ ho trovato che può dipendere dalle impostazioni del server xorg. Ma al momento non ho ancora trovato una soluzione. Forse può essere utile capire che policy di sicurezza è impostata per le sessioni remote per il servizio org.freedesktop.login1 . Qui c’è un forum che ne parla https://unix.stackexchange.com/questions/289123/explanation-of-file-org-freedesktop-login1-policy

Invece, cercando il modo per accenderlo e spegnerlo in automatico tutti i giorni, ho trovato che in MacOS il comando da utilizzare si chiama pmset, ed esisite un corrispondente comando pm-pmu da usare con Linux installato su hardware Apple

Aggiornamento: il tasto accensione ha iniziato a funzionare dopo aver installato pm-utils

macmini: controllo software della ventola

Ho assemblato un macmini comprando varie parti su e-bay: case, scheda madre e alimentatore.

La scheda madre è di un macmini del 2010 ed era venduta senza i sensori per la temperatura degli hard-disk. Senza i sensori, purtroppo, la ventola gira sempre al massimo (5500 giri/min) ed è molto rumorosa. Questo problema si ha soltanto con i modelli di macmini unibody precedenti al mid-2011.

Ho usato il mini per un po’ di tempo con MacOS Sierra, che è la più recente versione installabile di un OS Apple, ma non è più supportato per gli aggiornamenti (siamo a Dicembre 2020). Per MacOS esiste l’utility Macs Fan Control che permette di regolare via software la velocità della ventola in funzione della temperatura del processore (non mi preoccupavo tanto della temperatura dell’hd, avendo montato un SSD).

Poi per caso ho scoperto che esiste un controllo software anche per Linux: il pacchetto si chiama mbpfan, e una volta installato con sudo apt install mbpfan, la velocità della ventola viene regolata via software.

Così ho potuto installare xubuntu 20.04 e ho potuto usare il macmini del 2010 con un sistema operativo più aggiornato, e supportato fino al 2025.

vedi anche: xubuntu impostare wake-on-lan, Linux su macmini 2010 e xubuntu abilitare desktop remoto

Dual boot Mint e MacOS

MacBook Pro Early2008: dual boot con Linux Mint e MacOSX El Capitan

Non sono un fan del dual boot: quando è possibile preferisco aprire il portatile e cambiare direttamente il disco di sistema, però con il MacBook è troppo scomodo. Allora ho provato la doppia installazione di MacOS 10.11 El Capitan con Linux Mint 18.2.

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MacOS creare USB di installazione

Istruzioni per creare un pendrive USB per l’installazione di MacOS X. Questo sistema vale da 10.9 Mavericks, fino a 10.11 El Capitan, per le versioni successive sarebbe da verificare.

Procurarsi dall’App Store il file di installazione del Sistema Operativo. Deve essere di tipo .app, ossia un pacchetto che parte con un doppio click.
Se invece del .app si trova dal sito assistenza Apple il .dmg, allora va lanciato l’installer, che poi scompatterà il .app nella cartella Applicazioni.
In genere l’estensione .app non è visibile, ma il file sarà riconoscile perché avrà come icona il logo del sistema operativo corrispondente.

Procurarsi una penna USB (meglio se USB 3.0) da almeno 8Gb, inizializzarla in MacOS come “Mac OS esteso (journaled)” e con mappa di partizioni GUID. Annotarsi il nome assegnato al pendrive.

Assumendo che il file di installazione di OSX “Install MacOSX” si trovi nella cartella Applicazioni, e che il pendrive si chiami “myUSB”: da terminale scrivere il comando seguente tutto su una singola riga e facendo attenzione a spazi, maiuscole e minuscole (adattare i nomi del pendrive e i percorsi caso per caso.)

sudo /Applications/Install\ MacOSX.app/Contents/Resources/createinstallmedia --volume /Volumes/myUSB --applicationpath /Applications/Install\ MacOSX.app --nointeraction &&say Done

Fornire la password di amministratore quando richiesto e attendere con pazienza che si completi la procedura, i dati da scrivere sono molti. Il messaggio finale nella finestra di terminale sarà “Copy complete. Done”.

A questo punto si può chiudere la finestra di terminale ed espellere il pendrive, che potrà essere usato per avviare il Mac da installare.

Mint 18.3 Sonya su MacBook Pro (Early 2008)

Ho sostituito l’Hard Disk del MacBook con un SSD e quindi reinstallato Mint.

Non essendoci nessun sistema sul nuovo disco avevo dato per scontato che sarebbe partito automaticamente da DVD. Così era infatti, e il caricamento del sistema partiva, ma dopo un po’ si bloccava.

Il caricamento del live DVD di Mint è partito solo tenendo premuto C all’avvio, come si fa quando bisogna partire da DVD (C stava per CD nei Mac più vecchi).

Mint 18.2 Sonya su MacBook Pro (Early 2008)

Ho installato Mint 18.2 (Sonya) su un MacBook Pro del 2008 senza particolari problemi.

A fine installazione vanno aggiunti i driver proprietari per la scheda senza fili. Si potrebbero anche aggiungere i driver per la scheda NVidia, ma rovinano lo splash screen al’avvio, quindi ho preferito mantenere i driver open source. Sto usando il MacBook da circa tre mesi per vedere video su Netflix, per un po’ di fotoritocco, per andare su Internet e per scrivere.

Funziona tutto, anche il tap con due dita sul trackpad per simulare il click con il tasto destro, e anche i tasti per il controllo della retroilluminazione della tastiera.
Non mi sono impegnato a cercare di far funzionare i sensori per la luminosità automatica della retroilluminazione perché per ora non ne ho mai avuto bisogno.